A poche ore dall’uscita di sondaggi (CNN e NYTimes) che danno Trump in vantaggio in molti stati chiave di un’eventuale replica della contesa del 2020, e a un anno esatto dalle presidenziali del 2024, milioni di americani vanno alle urne e – come ormai molto frequentemente – premiano i democratici al di là delle aspettative e delle previsioni. Nell’ordine:
- In Virginia i repubblicani non solo non ottengono l’auspicata trifecta, ma perdono pure la Camera e si ritrovano con un Congresso interamente in mano democratica. Ne esce sconfitto uno dei presunti astri nascenti del partito, il governatore Glen Youngkin, eletto a fine 2021 e che con una larga vittoria avrebbe anche considerato un’entrata tardiva nelle primarie repubblicane (pare sollecitato in tal senso da molti donors delusi da DeSantis e preoccupati da Trump);
- In Ohio, vince (e vince largo, 56 a 44) un referendum che porta nella costituzione statale il diritto all’aborto. Nonostante i tentativi di bloccarlo e un intervento sulla formulazione originaria della domanda da parte del Segretario di Stato repubblicano, con l’esplicito obiettivo di favorire il fronte antiabortista. Settimo referendum dall’abolizione di Roe v. Wade e settima (larga) vittoria del fronte pro-choice, anche in stati controllati dai repubblicani (come appunto l’Ohio) o fortemente conservatori, come il Kansas, il Montana o il Kentucky. Altri referendum sono destinati a seguire – dall’Arizona al Nevada alla Pennsylvania – e i democratici li useranno strategicamente in prospettiva 2024 per mobilitare il proprio elettorato;
- Kentucky dove viene confermato governatore Andy Beshear, giovane e brillante democratico, che vince largo in uno Stato dove Trump aveva prevalso 62 a 36 nel 2020. Incidono dinamiche locali, ci mancherebbe (ma meno di quando fu eletto nel 2019). Ma, oltre alla figura di Beshear che si proietta ora su scala nazionale, pesa anche qui il tema dell’aborto;
- I repubblicani mantengono il governatorato del Mississippi. Dove però i democratici tornano a essere competitivi, anche grazie a un altro tema mobilitante e oggetto di vari referendum: l’estensione della sanità pubblica (Medicaid) come prevista dalla riforma di Obama. Estensione (e riforma) popolari anche presso molti elettori repubblicani;
- Vi sono state varie altre elezioni, incluse una ventina per sindaci di città grandi e medio-grandi (Philadelphia, Houston, Indianapolis, Columbus et al) dove in larga parte hanno prevalso candidati democratici o formalmente “non-partisan” ma vicini al partito del Presidente
Lezioni?
- Il diritto all’aborto è un tema chiaramente vincente per i democratici. Da un punto di vista strettamente elettorale, la decisione della Corte Suprema del giugno 2022 è stato per loro un vero e proprio regalo (lo dico senza ovviamente dimenticare cosa stia invece implicando per molte donne negli stati che hanno introdotto una legislazione radicalmente proibizionista);
- Stati e municipalità sono spesso laboratori politici dove si promuovono politiche pubbliche coraggiose e si formano nuovi leader politici, come appunto Beshear. Il contrasto con la gerontocrazia che sta nelle posizioni apicali, soprattutto tra i dems, è marcato (anche se alla Camera vi sono stati dei progressi, in particolare nel tornante 2018-20);
- Obamacare conferma di essere stata una delle più importanti e incisive riforme nella storia contemporanea degli Stati Uniti….
