Quello commesso da un profugo afghano contro due membri della Guardia Nazionale della West Virginia, dispiegata a Washington, è stato “un crimine contro la nostra intera nazione” perpetrato da un “animale”, ha dichiarato Donald Trump. Che ha annunciato ieri una sospensione di tutti i programmi di accoglienza da “paesi del Terzo Mondo”, la deportazione degli immigrati “non compatibili con la civilità occidentale, e la “denaturalizzazione” di quelli che “minacciano la tranquillità interna”. Il Presidente ha preso di mira in modo specifico la comunità somala di Minneapolis – che con l’attentato non ha nessun legame – ma le cui “gang”, secondo Trump, starebbero terrorizzando il Minnesota. Trump ha attivato la procedura per porre termine allo status speciale concesso ai rifugiati somali.
Alcuni dati su violenza, omicidi, armi da fuoco e politica negli Usa
- Gli ultimi dati nazionali di cui disponiamo, quelli del CDC per il 2023 (https://www.cdc.gov/nchs/fastats/homicide.htm), indicano che in quell’anno vi sono stati 17,927 omicidi, con una media di quasi 50 a settimana
- Nella settimana appena terminata negli Stati Uniti sono morte per arma da fuoco 246 persone, più di 35 al giorno (https://abcnews.go.com/US/gunviolence). Non abbiamo dati sugli omicidi e sappiamo che statisticamente una percentuale molto elevata devono essere suicidi.
- Vi è stato un significativo calo nel 2024 (-15% rispetto all’anno precedente; https://www.fbi.gov/news/press-releases/fbi-releases-2024-reported-crimes-in-the-nation-statistics) e, attendendo i dati definitivi, anche nel 2025. Soprattutto nelle grandi città, inclusa Washington, dove i dati del primo quadrimestre 2025 indicherebbero una continuazione di questo calo, con un ulteriore -20%. Questo dopo quasi un decennio di crescita degli episodi di violenza urbana e in un contesto cinquantennale nel quale la violenza nelle città è però drasticamente diminuita (il picco dei 274 omicidi a DC del 2023 è quasi la metà della media dei primi anni novanta; https://counciloncj.org/crime-in-washington-dc-what-you-need-to-know/)
- Per quanto complicato da quantificare con precisione, il numero di reati, inclusi omicidi, commessi da immigrati privi di regolare permesso, è significativamente inferiore a quello commesso da cittadini o immigrati con visto regolare (qui uno studio specifico sul Texas: https://nij.ojp.gov/library/publications/unauthorized-immigration-crime-and-recidivism-evidence-texas).
- Il terrorismo di matrice islamica è, insieme a quello dell’estrema destra suprematista, la causa principale della forte crescita della violenza politica e del terrorismo interno negli ultimi 25 anni. Per quanto ancora statisticamente minoritarie, le violenze politiche che hanno una matrice di sinistra sono anch’esse cresciute, soprattutto dopo la prima elezione di Trump nel 2016. Qui uni studio recente del CSIS, peraltro contestato da chi sottolinea come i dati del 2025 siano ancora troppo incompleti e parziali: https://www.csis.org/analysis/left-wing-terrorism-and-political-violence-united-states-what-data-tells-us).
- Dopo il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan nell’estate del 2021, quasi 200mila afghani sono stati ammessi negli Usa (https://www.thenewhumanitarian.org/analysis/2025/11/28/us-suspends-visas-in-depth-look-global-afghanistan-refugee-crisis)
- In più occasioni, Trump e altri leader repubblicani hanno sostenuto che sparatorie e stragi nelle scuole sono solamente la conseguenza dei “disturbi mentali” di chi le compie (qui la sua dichiarazione dopo la strage di El Paso dell’agosto 2019: https://www.thenewhumanitarian.org/analysis/2025/11/28/us-suspends-visas-in-depth-look-global-afghanistan-refugee-crisis). “Dobbiamo archiviarla e andare avanti” (“we have to get over, we have to move forward”), sostenne ad esempio nel gennaio 2024, quando a Perry, in Iowa, un 17enne entrò nella scuola media, uccidendo un ragazzino di 11 anni e ferendone numerosi altri (https://www.nbcnews.com/politics/donald-trump/trump-tells-supporters-get-iowa-school-shooting-move-forward-rcna132610).
- Dalle prime informazioni che abbiamo, e da numerose testimonianze, il profugo (ed ex collaboratore della CIA) afghano che ha compiuto l’attentato dell’altro giorno a Washington soffrirebbe di disturbi mentali.
