L’incriminazione di Trump e la democrazia statunitense

Cosa ci dice l’incriminazione di Trump rispetto allo stato della democrazia statunitense? È davvero, come asseriscono taluni, la dimostrazione della sua vitalità: di un equilibrio di poteri che continua a funzionare, impedendo a chiunque – anche a un Presidente e candidato presidenziale – di essere sopra e al di là della legge?

Al riguardo è lecito nutrire più di un dubbio. Dettato dalla natura di questa indagine, dalle sue matrici e, ancor più, dalle sue potenziali conseguenze. Questo per almeno tre ragioni.

La prima riguarda il merito dell’indagine. Trump viene incriminato per i 130mila dollari pagati nel 2016 a una pornostar, Stormy Daniels, per indurla a tacere su una loro relazione passata. L’ex Presidente dichiara di essere stato vittima di un’estorsione, di non avere avuto alcuna relazione con la Daniels, ma non nega il pagamento. Il procuratore di New York che indaga sulla vicenda lo accusa di aver falsificato i libri contabili della sua azienda, registrando il pagamento come una spesa legale, e di aver violato la legge sul finanziamento alla campagna elettorale. Reato federale, quest’ultimo, sul quale è dubbio si eserciti la giurisdizione della procura di New York, laddove il primo è un reato minore – tecnicamente “un’infrazione” (misdemeanor) – che anche se accertato difficilmente può determinare più di una sanzione pecuniaria. I procuratori distrettuali sono inoltre cariche elettive e quello che ha incriminato Trump, Alvin Bragg, è un democratico eletto anche sulla base della sua promessa di rilanciare le indagini sull’ex Presidente. Nel farlo, Bragg ha attivato un precedente potenzialmente molto pericoloso: vi sono più di due mila procuratori negli Usa, per la gran parte eletti, e la possibilità che altri seguano il suo esempio è altissima con tutti i rischi del caso.

La seconda considerazione riguarda l’effetto di questa incriminazione sulle altre indagini in corso su Trump. Che si concentrano su reati per molti aspetti ben più gravi: i documenti classificati che non aveva restituito agli archivi nazionali e, soprattutto, il suo ruolo nel tentativo d’impedire la validazione del risultato elettorale del 2020 e nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Il rischio, già visibile nella reazione del mondo politico e dell’elettorato repubblicani, è di una delegittimazione di queste altre indagini: nella loro rubricazione da parte di milioni di americani come indagini politiche che hanno il solo scopo di togliere di mezzo Donald Trump. Con la conseguenza che sarà molto difficile accertare e punire il tentato golpe del 2020 ovvero che qualsiasi sia l’esito di queste altre inchieste, esse saranno contestate e finanche rifiutate da un pezzo non marginale del paese

E questo ci porta alla terza e ultima considerazione, che è invece tutta politica. Questa incriminazione spacca e polarizza ancor più il paese. Alimenta la retorica vittimista e cospirativa di Trump, che sappiamo essere straordinariamente mobilitante per il suo elettorato. E induce la leadership repubblicana a fare quadrato attorno a lui, pena il rischio di perdere questo elettorato. Sono tutte condizioni che esasperano alcune delle fragilità più evidenti della democrazia statunitense, acutizzando fratture e divisioni e radicalizzando ulteriormente la contrapposizione. Più di tutto, rimette al centro della scena Donald Trump, esponendone una volta ancora tutta la inadeguatezza etica e politica e ricordando una volta di più quanto tossica sia la sua figura per una democrazia già in pesante sofferenza.

Il Giornale di Brescia, 5 aprile 2023

Di Mario Del Pero

Professore di Storia Internazionale e di Storia degli Stati Uniti all'Institut d'études politiques - SciencesPo di Parigi

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: