Sta tornando l’industria negli Usa, come ha sostenuto il Wall Street Journal (https://www.wsj.com/articles/american-manufacturing-factory-jobs-comeback-3ce0c52c) e, pochi giorni dopo, Rampini (https://www.corriere.it/esteri/23_aprile_22/rinascita-fabbrica-l-america-torna-gioco-9e8835b2-e139-11ed-bdd6-81589fd3a237.shtml) in un commento più o meno carbon copy ? In modi diversi sia le guerre commerciali di Trump sia le politiche espansive di Biden (a partire ovviamente dall’Inflation Reduction Act dell’estate scorso) a questo mirano e hanno mirato, senza porsi tanti problemi rispetto alle regole del WTO (ma i doppi standard statunitensi rispetto a regole e diritto internazionale sono ormai talmente internalizzati che manco ci si pone più il problema). Se questa re-industralizzazione sia in atto e, soprattutto, sia destinata a consolidarsi negli anni a venire è impossibile dirlo. Troppe sono le variabili, interne e internazionali. E solida e radicata è l’infrastruttura di una globalizzazione la cui destrutturazione è più facile a promettere che a realizzare, come Apple peraltro ben ci ricorda (https://www.ft.com/content/74f7e284-c047-4cc4-9b7a-408d40611bfa ). E allora ci rimangono solo i numeri. Che ci dicono:
- che gli occupati nel manifatturiero negli Usa sono cresciuti più o meno linearmente tra la grande crisi del 2007-8 e la pandemia, dopo il pesantissimo crollo del 2001-8 (successivo all’ingresso della Cina nel WTO)
- Che gli 800mila nuovi occupati dell’ultimo biennio, celebrati dal Wall Street Journal e da Rampini, sono più o meno il numero di posti di lavoro che l’industria perse nel biennio pandemico 2020-21 (https://fred.stlouisfed.org/series/MANEMP)
- Che rispetto al totale degli occupati, la percentuale di quelli occupati nel manifatturiero è scesa dall’8.2% del 2011 al 7.8% del 2021, e che le stime del Bureau of Labor prevedono la continuazione di questa tendenza (con un 7.3% stimato per il 2031, https://www.bls.gov/emp/tables/employment-by-major-industry-sector.htm )
- Che a oggi, infine, negli Usa gli occupati in manifatturiero, edilizia e industria estrattiva sono più o meno gli stessi di quelli della sanità e dell’assistenza alle persone